MECCANISMO D'AZIONE DELL'AURICOLOTERAPIA

L’auricola è innervata da 5 nervi:
 
1) V3
 
2) VII – VII bis
 
3) IX
 
4) X
 
5) P.C.S.

In base a questa innervazione, analizziamo che cosa accade quando si punge un punto auricolare.
 
Si agisce sul Trigemino 3° branca mandibolare: agendo sui punti dell’orecchio situati nella zona di innervazione del trigemino, lo stimolo creato attiva a livello del tratto spinale del V3: la somatotopia corporea ( nucleo oralis, caudalis), il nucleo in seno alla formazione reticolare associativa e recettiva.
 
SI agisce a livello del nucleo mesencefalico,che possiede una somatotopia esatta,connessa attraverso la via lemniscale a quella del nuclero VPL del talamo: a livello del nucleo sensitivo principale, che ha egualmente una somatotopia, che permette di agire sul filtro reticolare associativo e recettore( filtro importante delle vie afferenti sensitivo motorie e sensoriali).
 
Si agisce a livello delle connessioni del V con il nucleo del fascio solitario ( nuclei VII bis, IX e X e appartenenti al filtro Reticolare associativo e recettore). Permette l’azione sulla somatotopia di quest’ultimo:

- sensibilità somatica proveniente dal VII bis, di C1, C2 e C3
 
- sensibilità generale del midollo
 
- sensibilità viscerale speciale proveniente da IX e X

Si agisce sui punti dell’orecchio situati nelle zone di innervazione del VII, VIIs, IX, X: azione sui nuclei del fascio solitario, che possiede una somatotopia completa che supporta le sensibilità somatiche: generali, viscerali speciali
 
Si agisce sui punti dell’orecchio situati nelle zone di innervazione del P.C.S: modulazione del Filtro Reticolare della pars intermedia-lateralis del midollo a livello C2, attivazione delle fibre reticolo-spinali,interessate dall’integrazione midollare della somestesia, della motricità e delle sensorialità.
 

 
CONCLUSIONI
 

Questo sorvolo dei grandi meccanismi neurofisiologici della gestione della omeostasi dell’organismo mette in evidenza delle relazioni strette che esistono tra questi stessi meccanismi e le loro rappresentazioni auricolari, permette di mettere a punto con i dati embriologici, istologici e neurobiologici già insegnati, LE BASI NEUROFISIOLOGICHE DELL’AURICOLOTERAPIA.

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