top of page

LA CANNABIS TERAPEUTICA - IMPARIAMO A CONOSCERLA E QUALI SONO I SUOI BENEFICI


George Washington coltivava la canapa allora legale che veniva usata comunemente per tinture e estratti. Nel 2006 alcuni ricercatori del Kline Institute di N.Y hanno dimostrato che il THC (tetraidrocannabinoide) non è tossico per il corpo umano, nè dannoso per il cervello degli adolescenti e lo consiglia a quelli che non riescono a liberarsi dalla dipendenza da psicofarmaci o alcol.


La cannabis non è una novità, l'uomo conosce questa pianta più o meno da sempre. Sono stati rinvenuti, in Siberia, semi carbonizzati risalenti al 3000 a.c. all'interno di tumuli funerari.

I Cinesi la usavano come medicina migliaia di anni fa'. Nel "liber divinorum operum" e nello" Scivias" redatti da Hildegarda badessa del convento benedettino di Bingen(1098-1179) sono descritti i benefici effetti della cannabis su chi soffre di mal di stomaco, ma con un'importante avvertenza "chi ha testa malata e cervello vuoto se mangia della canapa avrà facilmente dolori di testa, chi ha testa sana e cervello pieno non ne riceverà male".

George Washington coltivava la canapa allora legale che veniva usata comunemente per tinture e estratti.

Nel 2006 alcuni ricercatori del Kline Institute di N.Y hanno dimostrato che il THC (tetraidrocannabinoide) non è tossico per il corpo umano, nè dannoso per il cervello degli adolescenti e lo consiglia a quelli che non riescono a liberarsi dalla dipendenza da psicofarmaci o alcol.

Agli inizi degli anni settanta si sviluppò grande interesse per l'impiego terapeutico della cannabis, efficace nella cura dei malati oncologici e AIDS, perchè elimina gli effetti secondari di chemioterapia come nausea, vomito, inappetenza, depressione e dolori di varia natura.


L'elenco dei lavori scientifici è lungo e confortante, anche se rimane quella diffidenza che frena la conoscenza, l'approfondimento e l'uso. Una ricerca dell'università di Oxford del 2013 riferisce che il THC pur non riducendo il dolore cronico, lo rende sopportabile perchè favorisce la diminuzione dell'attività di zone del cervello associate alla parte emotiva della sofferenza e quindi la cannabis si comporta diversamente dai comuni analgesici come gli oppiacei. I recettori del THC agiscono sulle aree cerebrali responsabili della sensazione del dolore e alcune persone rispondono molto bene, il dolore li infastidisce meno.

Cannabis insieme al luppolo appartiene alla famiglia delle Cannabacee, pianta selvatica dell'Asia centrale. Cannabis Sativa è la più diffusa, forte e resistente allo stato selvatico.

La cannabis viene coltivata in serra con luci artificiali ed è stata sperimentata una varietà negli USA per variarne

ed aumentarne gli effetti psicotropi e curare al meglio le varie patologie dei pazienti che la usano a scopo terapeutico. La Cannabis è una pianta adattabile e questo giustifica la sua costante presenza a fianco dell’umanità. In Italia non sono stanziati fondi per studi clinici sulla cannabis.

La Cannabis Indica e la Cannabis Sativa differiscono in relazione ai livelli assoluti e alle percentuali di THC e altri cannabinoidi presenti.

In natura esistono piante che possiedono effetti cannabinoidi o che ne imitano i processi, tali piante "cannabimimetiche" svolgono funzioni positive sull'organismo senza alcuni limiti e problematiche (anche di natura normativa)legate all'uso della cannabis tra le più comuni:Echinacea, Elicriso,Magnolia, PepeNero.

Esistono anche altri farmaci che contengono i principi attivi della canapa estratti per via sintetica, ma non funzionano allo stesso modo, le efflorescenze della canapa hanno più efficacia.

I fitocannabinoidi più importanti sono il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) ed il CBD (cannabidiolo). Recentemente si è aggiunto il CBG ( cannabigerolo) che sarebbe la cellula staminale di molte sostanze chimiche della cannabis( HCB e CBD) che recenti ricerche hanno dimostrato essere un potente antidepressivo e antinfiammatorio. Cannabis per uso medico è caratterizzata dalla presenza di molecole, dette fitocannabinoidi, responsabili della maggior parte degli effetti farmacologici. I derivati della cannabis stanno dimostrando una loro efficacia terapeutica nel dolore cronico, nei casi di nausea e vomito e anoressia, nel glaucoma, nelle sindromi ansioso-depressive, in patologie che implicano spasticità associata a dolore (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale) resistente alle terapie convenzionali . Il CBD si è dimostrato molto utile nelle patologie di fegato conseguenti all’abuso di alcool.I ricercatori hanno notato che i cannabinoidi riducono i marcatori dell’infiammazione cox2, CD14 e MIP2.Inoltre nel 2013 nella rivista Pharmacolgy, Biochemistry and behavior alcuni scienziati dell’Università del Kentucky e Maryland hanno dimostrato sui topi che i cannabinoidi riducono i danni cerebrali da etanolo. La ricercatrice MaxLavie- Ajay del centro israeliano ICQM per la ricerca qualitativa delle persone e la società del Dott. Pesach Schvartzman medico di cure palliative presso l’Università Ben Gurion di Beer Sheva ha pubblicato su Pain Medicine un’analisi sull’esperienza soggettiva nel sollievo del dolore che da la cannabis su 19 pazienti curati sotto supervisione medica in una clinica israeliana. Sono stati evidenziati tre punti chiave dal trattamento con CBD rappresentati dal senso di rilassamento, riduzione del dolore e sonno migliore.Un paziente su tre negli Stati Uniti riferisce di usare cannabis( CBD) per la cura del dolore cronico. Sono attualmente in corso studi scientifici che dimostrerebbero un’efficacia del THC( componente psicoattiva della cannabis) e CBD per l’eliminazione di cellule tumorali. La posologia dei derivati della Cannabis è estremamente variabile e dipende da numerosi fattori che concorrono a determinarne il dosaggio tra cui l’età, il tipo di patologia e la sua gravità, le terapie concomitanti e il tipo di via di somministrazione. La via orale prevede la preparazione di un decotto da assumere una o più volte durante la giornata, oppure l’assunzione di un estratto (in genere oleoso o alcolico) trattenendolo in bocca sessanta secondi prima di deglutire. Quando viene vaporizzato il CBD entra nel flusso sanguigno con maggiore facilità e si evita il passaggio attraverso il tratto digestivo.



Una preparazione molto interessante di CBD è quella dei cristalli che sono a base di cannabidiolo puro sotto forma di granelli bianchi che ricordano un po’ lo zucchero di canna. Il cannabidiolo viene estratto tramite macchinari a CO2 e senza l’utilizzo di solventi.La sua somministrazione è sublinguale Il CBD può essere somministrato anche per via topica con creme e trattamenti anti age. E infine sotto forma alimentare può essere assunto con cibi a base di olio di canapa.





Commentaires


bottom of page