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L'OSSIGENO.OZONO TERAPIA NELLO STRESS OSSIDATIVO

Ognuno sa e accetta il fatto che molte malattie sia acute che croniche sono mediate da un eccessivo stress ossidativo da radicali liberi. Come è possibile invertire una condizione di stress ossidativo usando un materiale ossidante come l’ozono?

In apparenza non ha alcun senso.

Questa è indubbiamente la domanda più comune che viene posta a chi pratica l’ozonoterapia.

La risposta è però che i pazienti con malattie caratterizzate da stress ossidativo cronico migliorano con ozono correttamente somministrato.

Paracelso fu il primo medico che disse:” il simile cura il simile”.

Questo è il principio base che portò Pasteur 600 anni dopo ad avere l’audacia di suggerire che somministrando batteri di antrace ai pazienti avrebbe curato l’antrace.

La vaccinazione è una via corretta per comprendere il concetto del ”simile cura il simile” perché il vaccino lavora su un modello di stimolazione.

In altre parole il vaccino stesso non uccide i batteri o i virus ma invece stimola, modula o attiva i sistemi biologici inerenti capaci di uccidere l’organismo patogeno.

Naturalmente gli effetti della stimolazione sono estremamente dipendenti dalla dose.

Infatti le terapie di stimolazione sono legate alla dose.

Il principio di Arndt- Schultz stabilisce chiaramente che ogni sostanza stimola in una piccola dose sufficiente, modula in una dose maggiore, e sopprime in una dose ancora maggiore.

Da questa regola si può comprendere come lavora l’ozono nel corpo.

In una piccola dose stimola i sistemi anti ossidanti riducendo lo stress ossidativo.

Di solito se si considera il termine stress ossidativo , molta gente visualizza una situazione caratterizzata da un eccesso di molecole di radicali liberi.

Ma è veramente così?

Il concetto di eccessiva produzione di ossidanti che portano a malattia e disfunzione non ha senso, se si considera il fatto che non c’è nulla di biologicamente importante per la vita stessa come un adeguato supporto di ossidanti inclusi i radicali liberi.

Le ricerche mostrano ora che i radicali liberi come l’acido nitrico e il superossido sono essenziali alla salute e in particolare per il normale funzionamento della cellula.

Essi giocano un ruolo intrinseco nel turnover regolato delle proteine.

Il concetto che una supplementazione dietetica con alte concentrazioni di antiossidanti è una profilassi per il processo di invecchiamento resta valido. In sintesi il primo stadio di degenerazione non è un eccesso di produzione di ossidanti ma un deficit di antiossidanti.

La caratteristica delle malattie croniche è data non dall’eccesso di ossidanti e radicali liberi ma invece da deficit di tamponi antiossidanti.

Ogni studio clinico che si è occupato della funzione dei sistemi antiossidanti tampone in pazienti cronici ha raggiunto le stesse conclusioni: tutti i pazienti sono tutti in uno stato di stress ossidativo causato da una mancanza di un’ adeguata capacità di sistemi tampone antiossidanti.

La terapia non deve mirare a ridurre la formazione o la presenza di ossidanti ma invece a stimolare un aumentata sintesi di enzimi tampone antiossidanti.

Nella corretta dose è quello che fa l’ozono !!!

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