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Artrosi e Leptina

Carl Osborne, D.O., Presidente dell’AAOM (American Association Orthopaedic Medicine)

 

Molti pazienti vengono nel mio ufficio per essere trattati con  Proloterapia per l’ "artrite". Ci sono oltre 100 differenti classificazioni di artrite, ma in genere ciò che si intende  è "artrosi".

Sappiamo da vari studi che le persone con più di 30 anni hanno una probabilità di degenerazione  della colonna vertebrale o di  modifiche congiunte di circa il 50%. Se hanno più di 40 anni di età è più vicina al 90%. Molte di queste persone non hanno dolore inizialmente ma se cominciano ad avere  male e fanno una  radiografia  viene detto loro che hanno l'osteoartrite. FANS, terapia fisica e iniezioni di cortisone sono spesso prescritti, ma quando il dolore persiste, viene comunemente detto loro che devono "convivere con essa". 

Quando facciamo la Proloterapia e si risolve il dolore, essi hanno ancora "l'artrite" o semplicemente alterazioni degenerative che sono clinicamente asintomatiche.

 

L’osteoartrite è generalmente considerata un problema di "logorio e deterioramento"  e l'abuso e il danno di un legamento possono chiaramente destabilizzare le articolazioni, incidendone sulla salute  e  funzionalità. Ma è forse più opportuno pensare all’ osteoartrosi come a una malattia di tutto il sistema muscoloscheletrico inclusi cartilagine, muscoli, legamenti, osso e tessuto adiposo. La ricerca ha dimostrato che l'obesità aumenta il rischio di osteoartrite anche su  articolazioni non sotto carico come le dita così come la colonna vertebrale e le anche o le ginocchia. Poichè l'artrosi può essere una malattia generalizzata, vi è più di una forza meccanica coinvolta nella distruzione articolare.

 

Il tessuto adiposo secerne leptoni, che possono provocare infiammazioni e distruzioni articolarii. Presso la Duke University, uno studio su animali ha confrontato due gruppi di topi. Il primo gruppo di topi normali e’ stato nutrito con una dieta ricca di grassi per renderli obesi e in seguito hanno sviluppato  ginocchia artritiche. Un secondo gruppo comprendeva una razza di topi obesi che erano carenti di leptina. Questo gruppo non ha mostrato alcun segno di danno articolare, anche se pesava circa il doppio del primo gruppo. Questo suggerisce un legame tra la leptina segnalata nell’obesità  e l’osteoartrite. Considerando l’ attuale epidemia di obesità negli Stati Uniti, ci sono probabilità di vedere lo sviluppo di osteoartrosi in una popolazione molto più giovane.

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