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Medicina Neuro-Ortopedica Integrata nel Dolore Cronico Degenerativo

M.N.O.I. esprime un concetto di medicina integrata basata sull’associazione dinamica di differenti metodiche finalizzate alla diagnosi e al  trattamento del malato. Le patologie neuro-ortopediche di tipo degenerativo sono in genere la somma di  squilibri recettoriali multipli che possono rimanere a lungo silenti  fino al momento in cui viene superato il range di tolleranza del sistema.

MNOI è un modo di affrontare il paziente con un approccio globale che partendo dal sintomo ricostruisce gli eventi che hanno portato alla malattia.

Compito del medico deve essere  quello di cercare di inquadrare il soggetto considerandolo come un network dove differenti fattori si interfacciano  e tendono al raggiungimento di un equilibrio.

Il sistema organismo vivente va dunque considerato nella sua generalità e considerato come un sistema frattale che mantiene degli equilibri instabili che tendono al caos.

Da questo concetto basilare si evince che  ci troviamo di fronte  a dei sistemi  dinamici in continuo adattamento che si  modificano in relazione al biotipo, all’ambiente, ai fattori stressogeni, metabolici e ai micro squilibri recettoriali che possono portare all’ alterazione dei rapporti tra tensione e compressione dando il via di fatto ad una deriva posturale responsabile del dolore neuro-ortopedico.

Le disfunzioni più importanti del sistema muscolo-scheletrico tolgono ogni dubbio che l’integrità  degli elementi di tensione  nel nostro corpo è essenziale.

Studi  sulle disfunzioni del sistema muscolo-scheletrico  confermano   che l’integrità  degli elementi  di tensione è essenziale per una forma e funzione  normale. Solo quando questi sistemi  si sregolano si ha la comparsa di problemi: rigidità, distrazione delle inserzioni legamentose sull’osso e infine osteo-artrosi.

Il malato va dunque considerato alla stregua di una tenso-struttura  in cui degli elementi disfunzionanti possono determinare  uno squilibrio tensionale portatore di dolore e degenerazione.

A questo va aggiunto  che l’organismo  si adatta a degli stimoli stressogeni dell’ambiente  responsabili di variazioni  metaboliche e nutrizionali portatrici  di sregolazioni  flogistico degenerative.

Se il soggetto è dunque da considerare  un complesso network in  equilibrio tra forze in opposizione, scopo del medico è quello di affrontare la patologia con un approccio che  partendo dal paziente  nella sua globalità  si focalizzi poi sul problema specifico.

In caso di dolore cronico è utile dunque inquadrare il paziente sia da un punto di vista posturale apportando le eventuali correzioni in Vcaso di recettori disfunzionanti  sia  da un  punto di vista metabolico- nutrizionale- immunitario con la valutazione  di eventuali disregolazioni e con la successiva prescrizione degli opportuni rimedi in base anche al flogotipo.

La strategia  di questi interventi di regolazione  sistemica  si basano in particolare  su interventi terapeutici  volti alla riequilibrio  nutrizionale mediante  integratori, sostanze farmacologiche  ipomolecolari, ad un riequilibrio muscolo-scheletrico mediante plantari neuro-ortopedici, colliri, ortotici (per lo squilibrio occlusale) etc con la neuroauricoloterapia per un riequilibrio neurologico.

Molto importante risulta il rapporto medico paziente che porti il soggetto a imboccare un processo di guarigione  consapevole.

Successivamente all’approccio globale segue un approccio del disturbo particolare   che può essere trattato con terapia fisica( manipolazioni vertebrali, osteopatia viscerale, neuroauricoloterapia, infiltrazioni proloterapiche e neuroproloterapiche,ossigeno-ozonoterapia, laserterapia, tecarterapia etc).

 

Dott. Luciano Bassani

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