Prof. Luciano Cesare Bassani
Specialista in Terapia Fisica, Riabilitazione & Fisiatria
Centro di Proloterapia e Medicina rigenerativa
Studio Medico Bassani
Viale Luigi Majno, 15
CAP 20122, Milano (MI)
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E se dipendesse dai denti... soprattutto quando vengono serrati fortemente?
PRINCIPIO SCIENTIFICO
ogni stimolazione troppo intensa e/o troppo prolungata in un soggetto stressato può influenzare tutto l'organismo.
OSSERVAZIONI
I denti non sono mai in contatto, se non al momento della masticazione e della deglutizione, più raramente durante la fonazione, così, quando si toccano, non inviano obbligatoriamente un messaggio doloroso, bensì, più spesso, di tipo tattile (non doloroso):
più i denti sono sollecitati e più intenso è il messaggio
Tutti questi messaggi arrivano ai centri nervosi superiori (cervello) attraverso il nervo Trigemino destro e sinistro. Purtroppo: involontariamente alcune persone ansiose, introverse o frustrate, "contraggono le mascelle a denti serrati" al di fuori dei normali contesti prima menzionati e quindi si parla di parafunzione.
Se si verificano condizioni di stress intenso o prolungato, possono manifestarsi dolori e problemi sconcertanti per gli operatori ed invalidanti per queste persone.
I denti sono concepiti come pezzi d'osso "che fanno male" ed inseriti nell'osso, da parte del 95% della popolazione, questo schema può sembrare un pò riduttivo rispetto alla realtà, tant’è vero che i medici dello sport ammettono la possibilità di una tendinite del tendine d'Achille d’origine dentaria.
Dato il principio scientifico indiscutibile prima enunciato, nel XXI secolo lo scetticismo e la mancanza di informazione, non sono più opportuni.
Partendo dai dati neurofisiologici, questo articolo intende aiutare il lettore ad aggiornare le sue conoscenze sul ruolo dei denti, dei muscoli masticatori e delle articolazioni dei mascellari in seno alla sfera orale. Le conseguenze possono realizzarsi in termini di dolori vaghi e di problemi inattesi.
Quando un soggetto "contrae fortemente e frequentemente i mascellari, ", si dovrà riconsiderare una diagnosi, forse frettolosa, di fibromialgia o di sindrome da affaticamento cronico o di cefalea o di cervicalgia o di lombalgia, così come di altre stravaganti sintomatologie.
DR.ALFREDO GIOVENE
MEDICO CHIRURGO SPECIALISTA IN ODONTOSTOMATOLOGIA