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Trattamento del Piede Doloroso

Molti  pazienti vengono da noi  per  callosità, dita a martello, piedi piatti, piedi cavi, artrosi  o per un dolore diffuso  ai piedi .
Che cosa dire loro? Come discorso generale vale la pena suggerire loro, quando possibile, di  camminare a piedi nudi! 
Quando camminiamo scalzi, ci affidiamo  ai  muscoli dei piedi per artigliare la terra e questo  aiuta a rafforzare muscoli e tendini e  tenere meglio  le ossa dei nostri piedi al loro  posto.

Poiché sin da bambini appena in grado di camminare siamo stati attrezzati con calzature , ci è  mancata la possibilità di  rafforzare questi muscoli. Questo ha portato molti di noi a sviluppare callosità, dita a martello, piedi piatti,e dolore ai piedi.
Un interessante studio fatto dopo la seconda guerra mondiale ha coinvolto soldati dell'esercito degli Stati Uniti che sono stati in Cina e India a  guerra conclusa, essi hanno notato che la maggior parte, se non tutti, i  cittadini in queste zone camminavano a piedi nudi. Alcuni indossavano sandali fatti a mano, leggeri e flessibile per proteggersi contro le rocce taglienti.

Gli americani hanno preso atto di questo e hanno cominciato a indagare 5.000 persone in Cina e in India e hanno stilato  le seguenti statistiche: 
tra tutte le persone che non hanno mai indossato scarpe o addirittura calze, solo il 0,53% si è lamentato di artrosi, 
0,19% aveva caduta dell’arco, e lo 0,4% aveva alluce rigido.
Gli autori, inoltre,hanno notato  che gli alluci di quasi tutti questi individui avevano la  punta in avanti con uno spazio adeguato tra il primo e il secondo dito del piede. 
Questa è un'osservazione notevole perché, a differenza di quello che accade  oggi a molte persone nel nostro paese , queste persone non avevano sviluppato calli alla basi dei loro alluci, responsabile di rotazione interna e dolore.
Nella popolazione occidentale, siamo più inclini a soffrire di patologia del piede con l'età. 
Si stima che fino al 37% degli adulti americani soffrono di calli e fino al 34%  di dita a martello, la maggior parte dei quali sono donne.

Il 19% della popolazione ha i piedi piatti e circa il 2% della popolazione adulta soffre di  artrosi del piede e relativo dolore. 
La causa più comune di patologia del piede è l’abitudine di indossare scarpe che non si adattano correttamente o hanno una punta stretta, calzature  che stringono come quelle comunemente indossate nella nostra società, non ci facilitano quando si tratta di rafforzare  i nostri muscoli del piede e creano dolore ai piedi , in particolare tacchi alti o scarpe strette a punta. 
Va precisato  però che se alla base del dolore e deformità del piede sta una calzatura  scorretta l’eziologia del piede doloroso va ricercata  più a monte in uno squilibrio recettoriale responsabile di un alterato carico facilmente verificabile  con un esame stabilometrico.
In particolare lo squilibrio può avvenire per un problema carico del piede o dell’occhio, della pelle o dell’apparato stomatognatico. Per esempio una classe dentale di tipo 2, un piede a doppia componente portando il peso anteriore, possono sovraccaricare  l’avampiede con conseguente dolore e deformità.  
Nel caso di una ipoconvergenza  di un occhio si può determinare  una extrarotazione omolaterale del piede con  conseguente disturbo  a  carico del  retro piede e quindi per esempio una fascite plantare.

Trattamento del piede doloroso

Che cosa  si può fare per aiutare chi  ha problemi ai piedi?

La prima cosa importante da fare è uno scrupoloso controllo della postura per evidenziare ed eventualmente correggere  gli eventuali  squilibri  recettoriali prescrivendo anche una soletta neurologica estero-propriocettiva eventualmente  con l’aggiunta di un elemento di conforto per il dolore.
In aggiunta sarà utile l’utilizzo della proloterapia che attraverso un’azione rigenerativa su tendini e legamenti favorirà una stabilizzazione del piede.
Assieme alla proloterapia è indispensabile  abbinare esercizi propriocettivi e in controresistenza adattata per abbinare ad un rinforzo legamentario un rinforzo muscolare.
Infine si dovranno insegnare al paziente degli esercizi da eseguirsi quotidianamente per il mantenimento di una buona funzionalità del piede.
L’azione   di  stimolo alla crescita e alla riparazione dei tessuti molli della proloterapia, contribuirà a rafforzare i tendini e legamenti dei piedi. Rafforzando questi tessuti, saremo in grado di stabilizzare le ossa (prevenzione di ulteriore usura e lesione delle  articolazioni) e permettere di rafforzare ulteriormente i  muscoli del piede. 
Infine, si consiglieranno  esercizi propriocettivi e in contro resistenza per rinforzare e stabilizzare

 

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