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IL SOLE FA BENE, MA PRESO CON LE DOVUTE PRECAUZIONI FONDAMENTALE UN'ATTENTA PREVENZIONE

In questi ultimi cento anni lo stile di vita è cambiato a una velocità che nessuno avrebbe potuto immaginare. Le abitudini di vita odierne ci obbligano a lunghi periodi in zone buie o illuminate artificialmente, questo fa sì che la pelle sia esposta meno alla luce ultravioletta, mentre la luce stessa viene modificata a causa dell’inquinamento.

Persona che si abbronza
Il sole fa bene ma preso con le dovuto precauzionoi


E’ dunque importante esporsi ai raggi ultravioletti che attivano i precursori della vitamina D ma anche altri ormoni neuro-trasmettitori, tra cui la melatonina, che viene prodotta dell’epifisi e serve a regolare il ritmo sonno/veglia, e la serotonina che controlla la qualità dell’umore.

Purtroppo però l’eccesso di sole può divenire un nemico mortale per l’uomo ed è quindi importante esserne consapevoli. Le persone, sia di pelle chiara che scura, che si scottano facilmente sono più in pericolo. Nel mese della sensibilizzazione sul cancro della pelle, gli esperti in Israele spiegano che l'educazione e la diagnosi precoce, oltre agli screening cutanei annuali gratuiti, hanno dato i loro frutti. Trent'anni fa, Australia, Nuova Zelanda e Israele erano in cima alla lista per l'incidenza del melanoma, la forma meno comune ma più pericolosa di cancro della pelle.




Le statistiche del 2020 mostrano che l'Australia e la Nuova Zelanda sono ancora al primo posto nelle diagnosi di melanoma mentre la Nuova Zelanda ha registrato il maggior numero di decessi per melanoma, seguita dalla Norvegia.


"Israele è ora al ventiduesimo posto nelle diagnosi di melanoma e al trentunesimo nei decessi per melanoma"

afferma Ira Tolchin, la studiosa responsabile delle campagne di promozione della salute e del benessere per l'Israel Cancer Association. Questo non significa che il pericolo di cancro della pelle sia diminuito anzi in tutto il mondo il cancro della pelle è in aumento. Alcuni studi prevedono un notevole aumento nei prossimi decenni a causa dei cambiamenti climatici che influenzano l'intensità della luce solare ultravioletta (UV) che raggiunge la Terra. Eppure il numero di diagnosi di melanoma in Israele è rimasto abbastanza costante, circa 2.000 ogni anno, nonostante la popolazione in crescita di Israele, mentre il numero di decessi per melanoma continua a diminuire.

L’educazione e la diagnosi precoce sono i due fattori correlati nella riduzione del melanoma in Israele.

“Poiché l'80% dei danni alla pelle si verificano nei primi 18 anni di vita, tutto dipende da come ci si comporta al sole sotto i 18 anni. Ecco perché da 30 anni diffondiamo il “Programma Shemesh”( sole) dalla scuola materna alla dodicesima elementare".

Prevenzione solare
Bisogna insegnare ai bambini come progeggersi dal sole

Suggerimenti pratici per proteggere la pelle dal sole vengono insegnati ai bambini più piccoli attraverso libri da colorare e video. Gli studenti più grandi apprendono le ragioni dei danni causati dal sole. Ma non è tutto.

"Fondamentale è spiegare come esaminare nei o segni sulla pelle, per conoscere il proprio corpo ed essere consapevole che se si vedono segni sospetti bisogna farli controllare", dice Tolchin. "Il cancro della pelle è l'unico cancro che si può vedere, e quindi bisogna usare i propri occhi per cercarlo”.

Durante l'annuale settimana di prevenzione e rilevamento del cancro della pelle a giugno, ogni israeliano ha diritto a uno screening gratuito per la diagnosi precoce attraverso il sistema sanitario nazionale.

Per evitare qualsiasi tipo di cancro della pelle, Kridin e Tolchin raccomandano di:

  • evitare l'esposizione al sole tra le 10:00 e le 16:00,

  • cercare luoghi ombreggiati che siano il più grandi possibile,

  • indossare occhiali da sole e un cappello che copra la testa, le orecchie e il collo, scegliere modelli di costumi da bagno protettivi per la pelle, soprattutto per i bambini.

  • applicare la protezione solare, preferibilmente SPF-50 o superiore per bloccare sia i raggi UVA che UVB, da riapplicare ogni due o tre ore.

  • farsi un esame davanti allo specchio ogni mese e fare un esame annuale da un dermatologo,

  • cercare i cambiamenti di colore, dimensione e geometria dei nei esistenti o di altri punti e controllare se ve ne sono di nuovi.

Le persone con fattori di rischio (storia personale o familiare di melanoma; pelle chiara; capelli biondi o rossi; molte lentiggini) dovrebbero essere esaminate più frequentemente. Molto importante valutare la quantità di acidi grassi saturi, monoinsaturi e PUFA( acidi grassi polinsaturi) nel tessuto cutaneo ( lipidomica) perché il loro equilibrio è necessario per la funzionalità della pelle.


Prima di periodi di esposizione al sole sarà utile aggiungere alla dieta acidi grassi insaturi, estratti di pompelmo e rosmarino contro gli effetti delle radiazioni solari, vitamina C per la formazione del collagene, vitamina E, B2 e selenio per proteggere le cellule dallo stress ossidativo.


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