Quando sorridiamo si ha la contrazione di ben 12 muscoli divisi in sei coppie, di questi muscoli i più importanti sono 2: l’orbicolare dell’occhio, che agisce sull'orbita oculare e sulla mimica faciale e il grande zigomatico, che decorre sul lato della faccia e giunge all’angolo della bocca.
L’orbicolare dell’occhio fa socchiudere gli occhi e determina le cosiddette zampe di gallina, mentre lo zigomatico fa esporre i denti e aumenta il volume della guancia.
Il primo segnale per comprendere se un sorriso è sincero sono le zampe di gallina intorno agli occhi: un sorriso autentico parte quindi dagli occhi più che dalla bocca.
Il sorriso fa bene alla salute in quanto genera il rilascio di endorfine, ossia “l'ormone della felicità”, che aumenta la sensazione di benessere. Se è vero che sorridiamo quando siamo felici è vero anche il contrario cioè che mettere in posa i nostri muscoli per un sorriso ci migliora l’umore. La Many Smiles Collaboration ha incluso di proposito ricercatori su entrambi i lati del dibattito. Hanno raccolto dati da 3.878 partecipanti in 19 paesi. In Israele, Niv Reggev, ricercatore di neuroscienze socio-cognitive dell’Università Ben-Gurion, e il suo dottorando Aviv Mokady hanno reclutato 105 matricole della BGU per condurre lo studio on line. A un terzo dei partecipanti è stato chiesto di tenere una penna o una matita tra i denti senza lasciare che le labbra la toccassero, forzando così un sorriso. A un altro terzo è stato chiesto di imitare le espressioni faciali viste nelle foto di attori sorridenti. L'ultimo terzo ha dovuto spostare gli angoli delle labbra verso le orecchie e sollevare le guance utilizzando solo i muscoli del viso. In ogni gruppo, metà dei partecipanti hanno svolto il compito sorridendo mentre guardavano immagini allegre di cuccioli, gattini, fiori e fuochi d'artificio, mentre l'altra metà ha visto uno schermo vuoto.
L’analisi dei dati ha rivelato un notevole aumento della felicità tra i partecipanti che imitavano le fotografie sorridenti o avvicinavano la bocca alle orecchie. Questo era vero indipendentemente dal paese da cui provenivano. Non c'è stato un forte cambiamento di umore nei partecipanti che utilizzavano la tecnica della penna in bocca, forse perché comporta il serraggio dei denti e quindi non risultava essere un sostituto accurato del sorriso. Il gesto di sorridere può far sentire le persone felici mentre corrugare la fronte può far sentire le persone arrabbiate. Nel 2019 Nicholas Coles dell’ Università’ di Stanford passò in rassegna tutti gli studi in materia, riscontrando evidenze a supporto della teoria dei ‘feedback’ faciali, cioè appunto che i movimenti faciali associati a certe emozioni possano favorirle. “L’esperienza cosciente delle emozioni deve essere almeno parzialmente basata su sensazioni corporee”, ha detto Nicholas Coles. Secondo lo psicologo sociale israeliano Nil Reggev sulla base dei risultati, che sono stati abbastanza significativi , le persone dovrebbero sforzarsi di sorridere di più.
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