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LO STRESS POST TRAUMATICO - UNA FORMA DI DISAGIO MENTALE CHE SI SVILUPPA IN SEGUITO A FORTI TRAUMI - IN ISRAELE SI ANTICIPA L'APERTURA DI UNA CLINICA SPECIALIZZATA

Attacchi terroristici, terremoti, guerre, bombe, stermini di  massa, incidenti aerei,  inondazioni e altri tragici eventi possono influire sull’equilibrio psichico  delle vittime  e delle loro famiglie.

Lo stress post-traumatico (Post Traumatic Stress Disorder o PTSD), è infatti una forma di  disagio mentale che si sviluppa in seguito a esperienze fortemente traumatiche.  Secondo il National Institute of  Mental Health (NIMH) americano, caratteristica del PTSD è il fatto che la vittima rivive ripetutamente l’esperienza traumatizzante sotto forma di flashback, ricordi, incubi o in occasione di anniversari e commemorazioni. Le persone affette da PTSD manifestano irritabilità, rabbia,  difficoltà al controllo delle emozioni, confusione emotiva, insonnia, depressione e ansia. Le persone affette da PTSD possono lamentare emicranie, vertigini, dolori al torace, problemi gastrointestinali e astenia.

Presso l’Università di Tel Aviv entro circa due anni era prevista l’inaugurazione di una clinica specializzata in disturbi post-traumatici con correlati problemi di salute mentale. Ma a causa dell'urgente necessità di cure in seguito al pogrom del 7 ottobre e alla guerra di Israele contro i terroristi di Hamas l'inaugurazione è stata anticipata per aiutare i bisognosi”

ha affermato il presidente della TAU, Prof. Ariel Porat. La clinica designata funge da braccio terapeutico del Centro nazionale per lo stress traumatico e resilienza del TAU  e combina ricerca, formazione e intervento.  I primi pazienti saranno adulti, compresi i soldati di riserva inviati al centro dal dipartimento di riabilitazione del Ministero della Difesa, seguiti da ulteriori programmi per bambini, adolescenti e famiglie. 

Sfortunatamente, il disturbo da stress post-traumatico è diventato un disturbo nazionale in Israele e noi, come università, siamo consapevoli dei bisogni della società israeliana, soprattutto ora, in uno dei momenti più difficili che abbiamo conosciuto come paese e come popolo”,

ha affermato Porat.   

Intendiamo portare sollievo e nuova speranza a migliaia di soldati e civili emotivamente colpiti dal massacro e dalla guerra”. 

 L'obiettivo del centro, secondo l'università, è quello di consentire una risposta terapeutica immediata al maggior numero possibile di pazienti e rafforzare il sistema di salute mentale israeliano gravemente messo a dura prova. I civili che si rivolgono al centro pagheranno solo una tassa simbolica.“Ho prestato servizio nell’IDF( esercito israeliano) per 25 anni, di cui quasi un decennio come comandante dell’unità per il disturbo da stress post-traumatico durante e dopo la Seconda Guerra del Libano e le successive operazioni Piombo Fuso, Pilastro di Difesa e Margine Protettivo. Sulla base della mia esperienza, so che ci aspetta una grande sfida professionale”, ha affermato il dottor Ofir Levy, direttore della clinica."La nostra missione si fonda sulla  volontà e capacità di fornire le cure migliori e più efficaci a coloro che cercano il nostro aiuto", ha affermato Ofir-Levy. 

“A tal fine, abbiamo reclutato terapisti specializzati in disturbi da stress post-traumatico con molti anni di esperienza nel trattamento di vari tipi di traumi e nell’implementazione di diversi metodi terapeutici. Insieme ai medici senior delle scuole di Scienze Psicologiche e Servizio Sociale del TAU, abbiamo formulato una politica di trattamento adattata alle varie fasi del trauma, per consentire una risposta alle diverse popolazioni.”

Gli orrori del pogrom del 7 ottobre lasceranno  un segno indelebile in tutta la popolazione di Israele  ma la sua capacità di resilienza  avrà come sempre alla lunga  la meglio.

Luciano Bassani

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