UNA RICERCA LO PROVA: LO SPORT CI FA BENE
- Studio Medico Bassani

- 3 nov
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Presso il Centro di Ricerca in Biochimica della Nutrizione e dello Sport (CRIBENS) a Milano sono attualmente in corso numerosi progetti volti a indagare i benefici biochimici indotti da diversi tipi di esercizio fisico.
L’antica massima greca “Mens sana in corpore sano” sottolinea il legame profondo tra benessere psichico e fisico, basandosi sulla consapevolezza che l’attività fisica contribuisce in modo determinante al mantenimento e al miglioramento della salute complessiva. Numerose evidenze scientifiche hanno infatti dimostrato che la pratica sportiva produce effetti positivi su vari parametri fisiologici, tra cui la funzionalità cardiaca, la tonicità muscolare, il metabolismo lipidico e le capacità neuro-cognitive.
“Al CRIBENS si studiano le basi biochimiche e biologiche che regolano tali processi.” spiega la Prof.ssa Daniela Tavian responsabile del laboratorio di biochimica cellulare e biologia molecolare del CRIBENS. “L’attività fisica, in particolare quella aerobica, stimola le cellule muscolari a produrre miochine, molecole che vengono rilasciate nel circolo sanguigno e raggiungono diversi tessuti, svolgendo funzioni fondamentali per l’organismo”.
Tra queste, un ruolo di rilievo è rivestito dall’irisina, nota anche come ormone dello sport. Questa molecola, secreta dai muscoli durante l’esercizio aerobico, favorisce la conversione del grasso bianco - deposito energetico dell’organismo - in grasso bruno, comunemente definito “grasso buono”, responsabile della produzione di calore corporeo. L’irisina, inoltre, stimola l’attività degli osteoblasti, promuovendo la formazione di nuovo tessuto osseo.
Studi recenti condotti su modelli animali hanno evidenziato che l’irisina potrebbe anche agire su specifiche popolazioni neuronali, stimolando la produzione del BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor), il principale fattore neurotrofico, con effetti benefici sulle funzioni cognitive.
Nel complesso, le evidenze sperimentali suggeriscono che l’irisina, insieme ad altre adipochine, possa svolgere un ruolo protettivo in numerose patologie, tra cui obesità, insulino-resistenza, diabete mellito, osteoporosi, aterosclerosi e malattia di Alzheimer.
Gli obiettivi principali delle ricerche condotte al CRIBENS sono due:
1. Analizzare gli effetti biologici dell’attività muscolare — valutando i livelli circolanti di miochine e la loro capacità di stimolare processi benefici come il metabolismo lipidico, la riduzione dell’infiammazione, la crescita ossea e l’attività neuronale.
2. Promuovere la consapevolezza dei benefici dell’esercizio fisico sulla salute, attraverso una divulgazione scientifica ampia e accessibile alla popolazione.
“ E' entusiasmante scoprire come il nostro corpo reagisca a diversi stimoli in modo differente. I nostri studi stanno dimostrando che non tutti i tipi di attività fisica causano la stessa produzione di miochine, e il futuro scopo della ricerca sarà scoprire quale esercizio induca quale molecola , per poter far sì che in futuro si possa personalizzare in modo sempre più accurato l'attività fisica in base alla condizione di salute del paziente” conclude la Prof.ssa Tavian.
Luciano Bassani


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