I RISCHI DELLE GOMME DA MASTICARE. MEGLIO LE FOGLIE DI MENTA O I BASTONCINI DI CANNELLA!
- Studio Medico Bassani
- 26 mag
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La pratica di masticare gomma americana conosciuta anche come chewing gum, ha origini molto antiche e interessanti. I primi a utilizzare una sostanza da masticare furono le popolazioni indigene del Centro America, come i Maya dello Yucatan, che estraevano il lattice da alberi chiamati Manilkara chicle , una pianta tropicale sempreverde originaria del Centro America .
Questa abitudine ha dunque radici millenarie, risalenti a più di 500 anni fa. William Semple brevettò, nel dicembre 1869, una prima forma insapore di gomma da masticare. Da allora, la gomma da masticare è diventata un prodotto ampiamente diffuso a livello mondiale. Il significato culturale della gomma da masticare si è evoluto nel tempo: inizialmente era un prodotto naturale con scopo pratico e sociale, poi è divenuta un simbolo di svago, freschezza e consumo quotidiano, spesso associata anche a pratiche di pulizia orale. Per quanto riguarda gli effetti positivi, mahttps://www.studiomedicobassani.it/sticare la gomma può contribuire a stimolare la produzione di saliva, migliorando l'igiene orale e potenzialmente aiutando a pulire i denti. Inoltre, può favorire la concentrazione e la riduzione dello stress in alcune persone.
Tuttavia, esistono anche effetti negativi legati a un consumo eccessivo o non corretto: dolori ai muscoli della masticazione, danni all'articolazione temporo-mandibolare e problemi intestinali, soprattutto se si usano gomme con dolcificanti artificiali.
L’abitudine di masticare chewing gum è un’abitudine entrata nella normalità della vita quotidiana. Purtroppo masticare un singolo pezzo di gomma può rilasciare fino a 3.000 particelle di plastica direttamente in bocca . Secondo i ricercatori dell'Università di Los Angeles, anche solo pochi minuti passati a masticare una gomma espongono a centinaia, a volte migliaia, di microplastiche, a seconda delle dimensioni e degli ingredienti della gomma .Queste particelle di plastica utilizzate nelle gomme da masticare purtroppo non sono innocue, infatti includono la stessa plastica usata per produrre buste della spesa, bottiglie di plastica e persino pneumatici per auto. Quando si mastica una gomma, non si sta solo rinfrescando l’alito, ma si sta anche assumendo frammenti microscopici di plastica. I tipi di plastica più abbondanti sono polietilene e polipropilene, ampiamente utilizzati in contenitori e imballaggi in plastica per alimenti, giocattoli, componenti automobilistici, dispositivi medici e altro ancora. I ricercatori hanno confermato che il rilascio di microplastiche non è causato dagli enzimi presenti nella saliva, piuttosto, è il movimento ripetitivo della masticazione, ovvero la pressione ripetuta, a staccare le particelle di plastica.

Questo stress meccanico fa sì che i frammenti di plastica si sfaldino nella saliva. I ricercatori hanno misurato solo plastiche di 20 micrometri o più grandi a causa dei limiti dei loro strumenti. Ciò significa che il numero totale di particelle è probabilmente persino superiore a quanto riportato. Le nanoplastiche che sono abbastanza piccole da entrare nelle cellule e viaggiare attraverso il flusso sanguigno non sono state incluse nei conteggi. Inoltre il danno ambientale causato dalle gomme da masticare scartate viene spesso liquidato come un problema di rifiuti, ma si tratta invece di una forma di inquinamento da plastica che persiste per decenni. Come altre materie plastiche, le gomme da masticare sintetiche non sono biodegradabili e possono persistere nell'ambiente per molti anni. Ciò significa che una volta sputate, continuano a rilasciare microplastiche nel suolo e nelle fonti idriche. Un altro problema correlato è rappresentato dal costo e dalla difficoltà per ripulirle dall'ambiente. La pulizia non solo richiede molto lavoro, ma è anche costosa poiché la gomma da masticare si indurisce nel tempo, non si lava via con la pioggia o si degrada al sole: deve essere rimossa manualmente. Se si comprende la gravità del problema è utile limitare l'utilizzo di questi chewing-gum provando a sostituirli con foglie di menta fresca o bastoncini di cannella che offrono lo stesso sapore senza sostanze chimiche o plastica. Queste opzioni naturali non solo rinfrescano l'alito, ma forniscono anche oligoelementi e fitonutrienti che supportano la digestione e la salute orale.
Luciano Bassani - Fisiatra in Milano
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