PAUSE E VOLUME AL 60% EVITANO I DANNI DA CUFFIE
- Studio Medico Bassani
- 23 giu
- Tempo di lettura: 2 min
La tecnologia di cancellazione del rumore non è una novità: è iniziata decenni fa per i piloti che avevano bisogno di sentire nonostante il rombo dei motori degli aerei. Esistono due tipi di cuffie con cancellazione del rumore: quelle attive usano la tecnologia intelligente per combattere il rumore, mentre quelle passive si affidano a una spessa imbottitura per bloccarlo.
Cuffie con cancellazione attiva del rumore hanno la capacità di eliminare i suoni e i rumori di fondo che disturbano le nostre telefonate o la nostra concentrazione nell'ascolto. Il meccanismo alla base di questa funzione è un piccolo microfono che, grazie ad algoritmi specifici, emette onde sonore invertite rispetto ai suoni indesiderati, al fine di neutralizzarli. I suoi benefici sono apprezzabili dagli appassionati di musica e podcast che vogliono immergersi nell'ascolto anche in luoghi affollati o a chi ama addormentarsi con i propri suoni preferiti nelle orecchie. Queste cuffie offrono vantaggi tra cui la riduzione dello stress, una migliore concentrazione e una migliore qualità del suono a volumi più bassi, in particolare in ambienti rumorosi, ma non sono completamente libere da rischi.
E una domanda sorge spontanea: potrebbero danneggiare segretamente le orecchie? Con milioni di persone che le usano ogni giorno, capirne gli effetti è importante per mantenere l'udito acuto.
Troppo silenzio rende il cervello meno abile nel distinguere i suoni. Ciò porta a problemi di comprensione delle conversazioni o di distinzione dei suoni in luoghi rumorosi. Ciò è dovuto al fatto che il cervello "dimentica" come filtrare questi suoni. I professionisti medici hanno notato una tendenza alla difficoltà di udito negli individui più giovani, nonostante risultino valori normali ai test audiometrici. Ciò solleva interrogativi sul ruolo delle cuffie antirumore. L'uso prolungato delle cuffie ad alto volume può causare un ronzio costante nelle orecchie. Alcune persone segnalano anche pressione alle orecchie, in particolare con la cancellazione attiva del rumore, che porta a mal di testa o fastidio. L'uso frequente di cuffie antirumore rende più difficile capire da dove provengono i suoni, il che potrebbe essere pericoloso in alcuni luoghi. Se si bloccano troppo i suoni quotidiani i rumori normali sembreranno troppo forti quando si tolgono le cuffie. Un rapporto della BBC ha condiviso storie di persone che hanno notato cambiamenti nell'udito dopo un uso intenso di cuffie antirumore, sollevando bandiere rosse. Esperti come Renee Almeida dell'Imperial College Healthcare NHS Trust affermano che il cervello ha bisogno di sentire il rumore di fondo per capire su cosa è più importante concentrarsi.
"C'è una differenza tra sentire e ascoltare", ha detto alla BBC. "Possiamo vedere che le capacità di ascolto ne risentono".
Claire Benton, vicepresidente della British Academy of Audiology, afferma che il cervello potrebbe dimenticare come filtrare il rumore di fondo, come il clacson delle auto, se si indossano troppo spesso le cuffie antirumore. Oltre ai problemi di udito, le cuffie, in particolare quelle wireless, espongono anche ai campi elettromagnetici (EMF), sollevando ulteriori problemi di salute. Per ridurre al minimo i rischi è consigliabile seguire la regola 60/60 (60% del volume per 60 minuti), fare pause regolari e utilizzare cuffie con cancellazione del rumore in modo selettivo piuttosto che costantemente. E’ dunque consigliabile fare respirare le orecchie almeno ogni ora e lasciare che i suoni naturali, come lo stormire delle foglie, il sibilo del vento il canto degli uccelli, o il chiacchiericcio, rifluiscano dentro.
Luciano Bassani
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