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I SUPER-CENTENARI CHI SONO E QUALI SONO I LORO SEGRETI?

I supercentenari sono i rari individui che hanno raggiunto l’età di 110 anni e oltre. In ogni momento, ci sono solo dai 50 agli 80 supercentenari in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, circa 120.000 persone arrivano a 100 anni, ma solo 20 di loro arrivano a 110.
Signora anziana e giovane donna
Chi sono gli ultracentenerai

Ciò che li distingue è che, fino all'età di 105-108 anni, hanno mantenuto la salute tipica delle persone  tra i 70 e gli 80 anni. Non hanno malattie legate all’età e in genere muoiono in modo improvviso per insufficienza immunitaria. Sebbene lo  stile di vita giochi un ruolo enorme, c'è anche una forte influenza genetica. I fratelli dei supercentenari hanno una probabilità 17 volte maggiore di raggiungere i 100 anni rispetto al resto della popolazione. Ciò suggerisce che migliorare la propria funzione immunitaria è un criterio essenziale per superare i 100 anni. I supercentenari invecchiano normalmente, mentre il resto della popolazione invecchia a un ritmo accelerato. Vi sono stati diversi studi per cercare il segreto del metabolismo di queste persone. Nel 2006 al centro di ricerche sull’obesità dell’Università di Cincinnati (Ohio-USA) la ricercatrice italiana Daniela Cota ha scoperto un enzima chiamato Target di rapamicina per i mammiferi (mTOR). Questa è una una proteina che regola la crescita, la proliferazione, la motilità e la sopravvivenza delle cellule. mTOR ha un ruolo di rilevanza nella regolazione del bilancio energetico del corpo e del suo peso e regola l'equilibrio tra anabolismo e catabolismo.  L'anabolismo è l'insieme dei processi di produzione e crescita delle cellule, mentre il catabolismo è il processo di scomposizione, riparazione e rimozione delle cellule vecchie e usurate. Nella fase di catabolismo le cellule rallentano essenzialmente la produzione di proteine e la divisione cellulare e attivano il processo di autofagia, ovvero l'eliminazione di proteine e di organelli disfunzionali all'interno della cellula stessa. L’autofagia ha un ruolo nella “pulizia” della cellula e permette alle cellule di eliminare il loro contenuto di proteine tossiche. Si tratta di un  naturale processo di pulizia e rigenerazione  fondamentale per la salute e la longevità. Oltre a mTOR è importante il NAD, un coenzima necessario per il funzionamento di altri enzimi fondamentali per la longevità chiamatI sirtuine.  Il NAD è presente in tutte le cellule e ha un ruolo centrale nei processi metabolici che portano alla produzione di energia. La concentrazione di NAD diminuisce con l’età e tale calo sembra associato allo sviluppo di patologie come tumori, malattie metaboliche e fragilità ossea . I livelli di NAD  precipitano verso i 60 anni e sono quasi irrilevabili a 80 anni. Il NAD  è una parte cruciale del puzzle della longevità, poiché è essenziale per riparare il DNA rotto. Le rotture del DNA vengono  accelerate se si è esposti ad alti livelli di campi elettromagnetici, cosa che accade praticamente quotidianamente nel mondo d'oggi.  L’assunzione di integratori a base di glutatione, leucina e NAH+ sono alla base della terapia per rallentare l’invecchiamento. Il glutatione può anche essere introdotto come tale con l’alimentazione.



Frutta
Arance, fragole, pesche, patate e spinaci gli alleati di lunga vita

Le fonti più abbondanti sono arance, fragole, patate, pesche, spinaci. Grande spinta alle terapia anti-aging viene data dagli studi sui fattori di crescita del Dr. Pier Mario Biava. L'utilizzo di fattori di crescita e di differenziazione delle cellule staminali mostra non solo un aumento della durata della vita ma anche il mantenimento delle cellule giovani. I fattori di crescita si sono dimostrati  fondamentali come terapia integrativa e non sostitutiva per la chemioterapia  e le terapie monocloconali nelle patologie tumorali o nelle malattie cronico degenerative  quali Parkinson, Alzheimer, sclerosi multipla grazie alla loro capacità di riprogrammazione delle cellule. Sotto il termine di epigenetica si sta aprendo una nuova branca della Scienza  di cui il Prof. Biava è uno dei pionieri perché grazie  a prodotti nutraceutici da lui ideati  si possono migliorare  le condizioni cliniche di pazienti affetti da malattie gravi.




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