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LE INSIDIE INVISIBILI CHE MINACCIANO LA FERTILITÀ


Viviamo in un periodo storico travagliato con il perenne suono di campanelli d’allarme riguardanti varie problematiche tra cui il cambiamento del clima, le guerre e la sovrappopolazione. Tuttavia i dati reali ci dicono che alcuni di questi allarmi potrebbero essere infondati. 

Infertilità test di gravidanza
Piccole strategie per combattere l'infertilità

Infatti nonostante i timori per un rischio esplosione demografica ci sono indici che dicono il contrario, ben presto infatti  la crescita della popolazione raggiungerà un plateau e inizierà a scivolare all’indietro. I tassi di natalità globali sono già ai minimi storici. Secondo i dati della Banca Mondiale, il numero di bambini nati è diminuito del 50% tra il 1960 e il 2018. Molte sono le cause di infertilità alcune più evidenti altre meno o tenute nascoste. Il numero degli spermatozoi negli uomini tende a diminuire già da diversi decenni. La ricerca di Hagai Levine, professore di epidemiologia all’Università Ebraica di Gerusalemme, mostra che il numero di spermatozoi è diminuito in media dell’1,2% ogni anno tra il 1973 e il 2018, e il ritmo di declino sta accelerando. L'epidemiologa ambientale e riproduttiva Shanna Swan, Ph.D., autrice del libro del 2021

"Count Down: How Our Modern World is threatening Sperm Counts, Altering Male and Female Reproductive Development and Imperiling the Future of the Human Race",

la conta degli spermatozoi tra gli uomini occidentali nel 2011 era meno della metà di quella del 1973 (47 milioni per millilitro, rispetto a 99 milioni/ml).  Secondo Swan, se la curva del calo del numero di spermatozoi continua, entro il 2045 il numero medio di spermatozoi sarà pari a zero, e le coppie che desiderano figli non avranno altra scelta che cercare aiuto riproduttivo. Swan ritiene che gli interferenti endocrini (EDC), ovvero le sostanze che alterano il nostro sistema endocrino, siano tra i principali colpevoli della tendenza all’infertilità, poiché interferiscono direttamente con il funzionamento dei nostri ormoni steroidei, che sono cruciali per la gravidanza e lo sviluppo fetale. 

Tra i principali responsabili figurano gli ftalati e i bisfenoli presenti nella plastica, nei prodotti per la cura personale, nei cosmetici e negli alimenti trasformati e confezionati.

I pesticidi sono un altro importante contributore. Secondo una revisione scientifica del novembre 2023  pubblicata sulla rivista Environmental Health Perspectives, gli organofosfati e gli N-metil carbammati, due classi comuni di insetticidi, riducono il numero di spermatozoi. Una grande influenza sulla fertilità li hanno anche i  PFAS , colloquialmente note come “sostanze chimiche per sempre”, presenti nei prodotti resistenti al grasso e alle macchie, inclusi imballaggi alimentari, abbigliamento, prodotti per la cura personale e articoli per la casa. Le  esposizioni ai campi elettromagnetici potrebbero essere un altro fattore significativo per la diminuzione osservata nel numero di spermatozoi maschili. Martin Pall, Ph.D., ha scoperto un meccanismo precedentemente sconosciuto di danno biologico causato dalle microonde emesse dai cellulari e da altre tecnologie wireless tramite canali di calcio voltaggio-dipendenti (VGCC) incorporati nelle membrane cellulari. Per cercare di ridurre gli effetti negativi  alle esposizioni chimiche di ogni tipo, utile  evitare articoli che possono contenere queste sostanze chimiche che includono prodotti in scatola, sigillanti dentali, involucri alimentari antiaderenti, bicchieri e bottiglie di plastica dura, prodotti e indumenti resistenti al grasso e alle macchie, prodotti per la cura personale, shampoo, lozioni e cosmetici.

Consigliabile cercare di mangiare  cibi integrali non trasformati che  si cucinano  in casa e usare  prodotti per la cura personale e per la casa completamente naturali e non profumati. Evitare i pesticidi acquistando alimenti biologici quando possibile.

Limitare  l’esposizione ai campi elettromagnetici collegando il computer desktop a Internet tramite una connessione cablata, spegnere  il Wi-Fi di casa quando non si usa  (soprattutto di notte quando si dorme ) e riducendo al minimo l'uso del cellulare. 

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