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Fisioterapia
Autotrazione Lind-Natchev

Nel 1974 Gertrud Lind fece oggetto di una tesi un nuovo metodo di trattamento delle lombo-sciatalgie di origine disco-radicolare da lei inventato e denominato “Autotraction”. Questo metodo si valeva di un apposito lettino di trattamento il cui piano era diviso in due parti, che potevano alzarsi e abbassarsi mentre la parte craniale poteva anche ruotare su un asse longitudinale.

I movimenti dei piani del letto servono per trovare una posizione totalmente antalgica del paziente ivi disteso, supino, prono o su un fianco.

Il paziente, fissato al letto mediante una cintura lombare, si tira con le braccia e/o si spinge con le gambe su due sbarre di apposita forma, situate alle due estremità del letto, mentre l’operatore muove i piani del letto, verso una “controposizione” opposta a quella iniziale, effettuando una mobilizzazione bidimensionale.

L'autotrazione agisce in diversi modi sulle strutture del paziente:

 

-          Vascolare: drenaggio delle vene epidurali, la cui  stasi ematica potrebbe essere un elemento causale del dolore lombare.

 

-          Propriocettivo: l’autotrazione è in realtà un esercizio di rieducazione sensitivo-motoria potente che combina un movimento quasi isometrico e una compressione e/o trazione a movimenti passivi del rachide molto precisi, dosabili e indolori, in modo tridimensionale.

 

Un lavoro di neurofisiologia (Knutsson E, Skoglund C, Natchev E. Changes in voluntary muscles strength, somatosensory transmission and skin Temperature concomitant with pain relief during autotraction in patients with Lumbar and sacral root lesions ) dimostra obbiettivi miglioramenti della forza muscolare, dei PES, della termografia, nei pazienti con lombosciatalgia trattati con Autotrazione.

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